Conto alla rovescia per il Lodi Pride 2025, che sabato 5 luglio tornerà a colorare le strade della città con la sua terza edizione, promossa dal collettivo Lodi Arcobaleno. Una giornata di partecipazione, musica e presenza, per ribadire l’importanza di una società più inclusiva e consapevole.

La parata prenderà il via alle 16:00 da piazza della Vittoria, per poi snodarsi lungo via Paolo Gorini, viale Dante e viale Agnelli, fino ad arrivare in piazza Zaninelli. A rendere ancora più coinvolgente la manifestazione, due carri: uno in testa al corteo e l’altro a metà, per accompagnare il pubblico con ritmo, animazione e colori lungo tutto il percorso.

Tra gli ospiti di spicco, il frizzante collettivo Dragattack di Piacenza, pronto a incantare con le sue performance, e i Progressiva Tecnovanta, collettivo di DJ specializzati in musica su vinile che faranno ballare i partecipanti nei giardini Barbarossa con una selezione che spazia dagli anni ’80 e ’90 fino ai 2000, tra suoni house e techno.

“Siamo arrivati alla nostra terza edizione – racconta Umberto Gesi, membro del gruppo Lodi Arcobaleno – e ogni anno intensifichiamo sempre di più il nostro lavoro, costruendo una rete sempre più efficiente, importante e collegata. Questo ci permette di portare sempre più attenzione sulle tematiche legate al mondo arcobaleno, che è il nostro obiettivo principale”.

Cultura e ascolto

Il Pride è solo una tappa di un percorso ben più ampio: Lodi Arcobaleno porta avanti durante tutto l’anno attività culturali, tra cui presentazioni di libri, dibattiti, ma anche momenti di socialità, come aperitivi musicali e serate a tema. È inoltre attivo uno sportello LGBTQIA+ pensato come spazio sicuro di ascolto, supporto e informazione.

“Vogliamo porre l’attenzione sul mondo Queer in modo trasversale”, sottolinea ancora Gesi. “E tutto questo è possibile anche grazie alla collaborazione con l’associazione Rumorossə, fondamentale nel nostro percorso”.

Diritti al centro

Oltre alla visibilità, il Pride porta con sé richieste precise: tra queste, una legge contro l’omobilesbotransfobia, il riconoscimento del matrimonio egualitario e dell’omogenitorialità, insieme al sostegno istituzionale per percorsi di autodeterminazione e autoaffermazione.

Il 5 luglio, Lodi non sarà solo teatro di un corteo: sarà una voce forte e corale che chiede diritti per tutte e tutti. Una festa, sì, ma anche una promessa di cambiamento.

Non perderti neanche un passo: la parata in diretta su Èlive TV, web e social dalle 16.00