Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato oggi a Lodi per partecipare alla cerimonia per il trentennale dell’istituzione della Prefettura e della Questura, ospitata nella Sala dei Comuni della Provincia. A seguire, insieme al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani, ha inaugurato con il taglio del nastro la mostra “La Verità nelle tracce. Oltre 120 anni di Polizia Scientifica”, curata dal Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica Lombardia.
A margine dell’evento, Piantedosi ha parlato del nuovo decreto sicurezza, ancora in fase di elaborazione: “È prematuro entrare nei dettagli – ha spiegato –. I tecnici dei ministeri stanno lavorando al testo, ma l’obiettivo è rafforzare gli strumenti introdotti con i precedenti interventi normativi”. Il ministro ha confermato che l’attenzione riguarderà tutti i fenomeni che emergono dai territori, comprese le cosiddette baby gang: “Lavoriamo sulle esigenze rappresentate dai cittadini e dagli amministratori locali. Arrivo da Bologna, dall’assemblea nazionale dei sindaci, e il tema della sicurezza urbana è condiviso da tutti”.
Piantedosi ha rivendicato anche i risultati ottenuti negli ultimi anni: “I reati sono in calo: i dati provvisori di ottobre indicano una diminuzione intorno all’8%”. Non meno importante, ha precisato, è il tema della percezione: “Non va mai sottovalutata. La percezione è un elemento reale: se i cittadini non si sentono sicuri, non vivono pienamente la loro libertà. Per questo stiamo investendo in più assunzioni, risorse e una migliore distribuzione del personale. È un percorso graduale, ma i risultati si vedono”.
Sulla presenza dello Stato sul territorio è intervenuto anche il prefetto di Lodi, Davide Garra: “l ministro ci ricorda sempre l’importanza del nostro ruolo, che può essere interpretato solo lavorando in squadra. Il trentennale non è un punto d’arrivo, ma un nuovo punto di partenza. Il lavoro condiviso con la Questura dimostra che la collaborazione istituzionale porta risultati concreti”.
