“Bene il piano di contenimento dei cinghiali avviato dal Parco dei Monti Simbruini, ma la stessa urgenza serve anche in Lombardia, dove il rischio per la sicurezza pubblica e per il comparto suinicolo è altissimo”. Lo dichiara in una nota Assosuini che chiede ai prefetti di Brescia, Cremona, Mantova, Lodi e Pavia di attivare misure straordinarie. “Il pericolo non è solo per la viabilità e le colture: la presenza incontrollata di ungulati favorisce la diffusione della Peste Suina Africana (PSA), una minaccia che potrebbe distruggere un settore che vale miliardi di euro e occupa migliaia di persone – si aggiunge nella nota -. Non possiamo permetterci ritardi o rimpalli burocratici: servono interventi rapidi e coordinati”, avverte l’associazione”.
Assosuini propone “tavoli urgenti con prefetture, Regioni, sindaci e forze dell’ordine per piani di cattura e abbattimento, monitoraggi potenziati e procedure semplificate. Ogni giorno di attesa aumenta il rischio sanitario ed economico. Il modello dei Monti Simbruini dimostra che si può agire: ora tocca alla Lombardia fare la sua parte”.


































